Morto a 34 anni l’ex ciclista Alexey Tsatevich. Ritiratosi dal ciclismo all’età di 28 anni, il velocista russo si era dedicato all’hockey su ghiaccio a livello amatoriale e da qualche anno non si avevano sue notizie nell’ambiente. Vincitore di tappa alla Volta a Catalunya nel 2016, come highlight di una carriera che in precedenza lo aveva visto trionfare alla Settimana Bergamasca e a Le Samyn, il classe 1989 è deceduto lunedì 8 aprile per cause non ancora accertate. Una morte improvvisa che ha lasciato sgomenti tutti coloro che lo avevano conosciuto nel corso dei suoi anni nel ciclismo, nonché le persone che in questi anni lo hanno apprezzato in altra veste.
Terminata la sua carriera ciclistica, Tsatevich si era infatti dedicato all’hockey su ghiaccio in un campionato amatoriale. Ed è stato proprio il campionato amatoriale ad annunciare la morte del 34enne. Approdato nel 2011 nella squadra di sviluppo Itera-Katusha dopo aver dimostrato il suo valore nel calendario locale, con il ciclismo che aveva rappresentato per lui l’occasione di uscire da una infanzia difficile, nel 2012 era approdato nella squadra professionistica. L’anno successivo le prime vittorie, a conferma di un talento importante, che nel 2016 gli permise di imporsi nella tappa finale della corsa spagnola davanti ad un certo Primoz Roglic, superato allo sprint. Non trattenuto dalla Katusha nonostante le sue buone prestazioni, l’anno successivo è tornato in seconda divisione nella squadra Gazprom – RusVelo prima di ritirarsi al termine di una stagione meno brillante.
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